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Avviso ai viticoltori!

Servizio per consigli in agricoltura
Verteneglio, 09.06.2017

 

In Istria, su un territorio piuttosto vasto, anche l'anno scorso è stata confermata la presenza della Flavescenza dorata della vite, causata dall'organismo Grapevine flavescens doree MLO.
(La lista completa di tutti i comuni catastali sui quali sia stata confermata la Flavescenza dorata della vite si trova nella Gazzetta ufficiale num. 51/17).

 

I sintomi della Flavescenza dorata della vite diventano visibili a fine giugno, a luglio e ad agosto. Nella maggior parte delle varietà, i bordi delle foglie si contorcono verso il basso (ciò non avviene nel caso della malvasia) e di conseguenza le foglie, nella maggior parte dei casi, assumono una forma triangolare. Nelle varietà bianche, il colore delle foglie va dal verde chiaro al giallo dorato, mentre nelle varietà scure, le fogli assumono un colore rossastro. Le foglie malate maturano più velocemente, e cadono più tardi. Le foglie sono fragili e stringendole con la mano si frantumano. E' caratteristico inoltre per questa malattia che i germogli non maturino in modo uniforme, e spesso rimangono del tutto verdi fino alla fine della vegetazione.

 

Il fitoplasma viene trasmesso dalle piante infette a quelle sane dalle cicale, ma la malattia si può diffondere anche con piantine infette.
Non esistono misure dirette alla lotta contro la fitoplasmosi, ed è pertanto necessario prevenirne la comparsa e la diffusione mediante misure indirette quali piantare piantine sane ed evitare il contagio.

 

La cicala, conosciuta con il nome di grillo americano (Scaphoides titanus) trasmette la fitoplasmosi Flavescens doree.

 

Nelle zone contagiate vanno effettuare le misure di difesa dirette all'eliminazione del grillo americano. Si tratta di un obbligo per i viticoltori, statuito dall' Ordinanza sull'adozione delle misure atte ad evitare la diffusione e a combattere la Flavescenza dorata della vite (GU 46/17).
E' inoltre stata adottata la Decisione sulla determinazione delle zone delimitate nelle quali si eseguono le misure preventive atte ad evitare la diffusione e a combattere la Flavescenza dorata della vite, causata dall'organismo nocivo Grapevine flavescens doree (GU 51/17).

 

Il primo trattamento va eseguito alla fine di questa settimana – inizio settimana prossima.

 

A tal fine in Croazia sono stati registrati i seguenti insetticidi: Actara 25 WG, Sumialfa 5 FL, Nurelle D, Chromorel D, Decis 2,5 EC, Reldan 22 EC, Asset e Cythrin Max.

 

Al fine di non provocare danni alle api, il trattamento va eseguito nel periodo in cui le api non volano (ore serali)!!!

 

Tutti i viticoltori del territorio istriano hanno l'obbligo di:

- effettuare regolarmente controlli visuali delle viti da vino per verificare la presenza di eventuali sintomi di contagio
- informare l’ispettore fitosanitario competente dei sintomi di contagio avvistati
- rimuovere e distruggere a proprie spese le viti, su indicazione e delibera dell’ispettore fitosanitario
- tagliare le piante infettate e la clematide ordinaria – una pianta secondaria che ospita la flavescenza dorata
- monitorare il manifestarsi del grillo americano mediante l’applicazione di placche gialle, dall’inizio di luglio fino alla fine di settembre
- combattere il grillo americano nelle zone infette, in tutti i vigneti e in tutte le piantagioni di viti da vino.

 

Avvisiamo inoltre i viticoltori che per la difesa delle viti si possono usare soltanto i prodotti registrati per la difesa delle piante (SZB).

 

I dati riguardanti i prodotti registrati per la difesa delle piante nella Repubblica di Croazia sono evidenziati nel Sistema informatico fitosanitario (FIS) che è disponibile sul sito web: http://fis.mps.hr/trazilicaszb/

 

Una breve spiegazione:

Le zone delimitate sono composte dalla zona in cui è presente l’infezione (territorio che si estende su almeno 1 km dal luogo in cui è stata confermata la presenza dell’agente patogeno) e dalla zona di sicurezza che circonda il centro di contagio e che si estende su 5 km, a partire dai confini della zona infetta.

 

Dott. Marina Kocijančić
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