Durante la prima fase dei lavori di conservazione e restauro, che è stata realizzata nel primo semestre del 2022, sono state effettuate ricerche e misure di protezione preventiva e in data 06 giugno 2022 è stato stipulato il contratto d'autore per l'esecuzione dei lavori di conservazione e restauro della scultura della Beata vergine col bambino della chiesa parrocchiale di San Zenone, ovvero per la II fase dei lavori di restauro.
L'8 novembre 2022 la scultura è stata restituita alla chiesa di San Zenone. I bellissimi strati originali della scultura della Beata Vergine, del Bambino, delle corone e del piedistallo testimoniano chiaramente la bellezza storica e artistica dell’opera, che era nascosta sotto diversi strati di colori e svariate tecnologie di elaborazione.
Dopo che i dettagli dell'opera sono stati dettagliatamente analizzati nel corso della prima fase dei lavori di conservazione e restauro, nella seconda fase l'attenzione si è concentrata sulla liberazione dell'opera dallo strato di sovrastampe, per presentare lo strato di policromia originale, perfettamente preservato. Inoltre, sono state intraprese adeguate e dettagliate misure di risanamento, protezione e restauro dell'originale dell’opera.
Sono stati eseguiti integrali lavori di conservazione-restauro, per non prolungare ulteriormente il tempo di decomposizione e degrado delle parti e degli strati originari e per presentare in maniera adeguata questo importantissimo articolo dell'inventario della Chiesa parrocchiale di San Zenone, che è un eccezionale esempio di arte sacra alto rinascimentale.
Un'appropriata ed adeguata conservazione e restauro hanno fermato il deterioramento. L'interpretazione dell'oggetto, effettuata dopo le procedure di conservazione e restauro, ha presentato e documentato l'originario insieme scultoreo, rispettandolo il più possibile. È stata ricostruita un'identità storica e artistica affidabile, sia per il pubblico ristretto che per quello più ampio, conservando la scultura nella bellezza del suo colore e della modellazione originali.
La continuazione dei lavori durante la II fase ha compreso la registrazione e la documentazione durante le fasi di lavoro, la rimozione meccanica e chimica ripetuta delle sovrastampe, la pulizia e la rifinitura della superficie e dello sfondo, la stabilizzazione dettagliata di tutti gli strati durante e dopo la pulizia, la rimozione del vecchio strato di vernice scurita e delle impurità integrate, il consolidamento ripetuto del supporto in legno e lo smontaggio delle parti indebolite e quindi il fissaggio ai punti corrispondenti, l’incollaggio ripetuto degli strati verniciati e la metallizzazione, la lucidatura della metallizzazione, l’isolamento degli strati originali, la ricostruzione e la lavorazione delle parti mancanti nello strato di supporto, nella base, negli strati verniciati e nella metallizzazione, la verniciatura, la patinatura, il ritocco finale in vernice, la verniciatura finale e protettiva, l’assemblaggio di prova, la fotografia finale, la creazione della documentazione scritta e fotografica sui lavori di conservazione e restauro della II fase, la separazione delle singole parti della struttura, l’imballo protettivo, il trasporto ed il montaggio (in situ).
Dopo la rimozione degli strati successivi – ripolicromature, la Beata Vergine col bambino si presenta in uno strato di colore rosa tenue incarnato, dagli occhi morbidi blu-verdi rivolti leggermente verso il basso, con le guance e le labbra delicatamente rosee, con un lieve sorriso “alla Gioconda”, con capelli castano chiaro, il manto dorato su bolo arancione caldo esternamente, blu-verdastro internamente, raccordato da fibbia a rombo in argento con patina e smalto verde più scuro, vesti d'argento con patina in colore rosso più pieno, sul trono in avorio con profili leggermente dorati e piedistallo celeste-verdastro-leggera marmorizzazione giallastra. Tiene in grembo un Bambino dall’incarnato rosato tenue, con guance e labbra rubicondo luminose, dai capelli castano chiaro, con sottoveste leggermente dorata, essendo entrambi coronati da corone decorative d'argento.
Sulla corona maggiore sono stati individuati i punzoni di una bottega orafa veneziana.
I lavori di restauro sono stati realizzati dalla restauratrice Jelena Ćurić di Murter.
Per tutti i lavori di restauro, il Comune di Brtonigla-Verteneglio si è aggiudicato il cofinanziamento della Regione del Veneto, dopo aver presentato domanda al bando della Regione Veneto per valorizzazione del patrimonio storico, culturale e architettonico della Repubblica Serenissima di Venezia nell'Istria, nella Dalmazia e nell'area mediterranea.
Il progetto viene realizzato in collaborazione con la città italiana di Villorba, con sede nella Regione del Veneto, e con la Comunità italiana di Verteneglio.
Il valore totale del progetto è di 29.606,95 euro, mentre il cofinanziamento della Regione del Veneto è di 23.685,56 euro. Il valore della seconda fase dei lavori di restauro è di 62.510,00 kune, ovvero 8.296,50 euro.