L'aquila di mare, meglio conosciuta come white-tailed eagle o aquila dalla coda bianca (in latino: Haliaeetus albicilla) è un grande rapace diffuso nell'Europa settentrionale, nell’Europa orientale e in Asia. Apparteneva al Mediterraneo, ma la popolazione di aquile nella nostra zona è del tutto scomparsa. I motivi sono tanti: caccia, distruzione dei nidi, devastazione delle zone paludose, trasformazione delle spiagge selvagge in località turistiche, distruzione delle foreste e ampio utilizzo di pesticidi... L'aquila non trova nemici in natura, ma l'uomo rappresenta una grande minaccia.
La mancanza della sua presenza è particolarmente sentita in Italia, come in altre regioni del Mediterraneo.
In Sardegna è stata osservata per l’ultima volta nel 1956 ed è scomparsa completamente in Portogallo, Spagna, Francia, Svizzera e Italia. In Croazia nidifica nelle valli dei grandi fiumi continentali quali la Sava, la Drava e il Danubio. La sua nidificazione non è stata registrata nell'Adriatico settentrionale da almeno 200 anni.
L'aquila di mare, il cui nome conferma ulteriormente la sua precedente presenza sul Mediterraneo, raggiunge una lunghezza di circa 70-92 cm, ha un'apertura alare che va da 2 a 2,5 metri e alcuni esemplari possono avere testa, collo e coda più chiari e, in generale, le piume tendono a schiarire durante la loro crescita.
Si tratta di uccelli magnifici e imponenti. È una specie rara che va assolutamente protetta nel Mediterraneo.
Il ritorno di questa specie è un'ottima notizia per tutti i birdwatcher europei, ma anche per gli amanti della natura in generale.
La straordinaria notizia sul ritrovamento di un nido di aquila di mare nella nostra zona è stata condivisa da Vanja Puškarić, che però non ci ha detto dove si trova - questa informazione deve rimanere un segreto assoluto, per poter preservare il nido stesso. Vanja è un appassionato birdwatcher e amante della natura. L'anno scorso ha dedicato a questa attività ben 1.500 ore nell'area del fiume Quieto e le sue registrazioni di uccelli e animali selvatici presenti lungo il torrente Scarline e nella valle del Quieto possono essere visualizzate sul suo canale Youtube "Vanja Puškarić", che rappresenta un catalogo di tutte le straordinarie bellezze presenti sul nostro territorio.
Una volta avvistato il nido, Vanja ha contattato immediatamente l'istituzione competente a Zagabria, ma sfortunatamente, non c'è stato tempo per anellare la giovane aquila istriana, che Vanja ha simbolicamente denominato Veli Jože. “Perché”, come dice Vanja, "in Istria, tutto ciò che è grande, potente e unico merita questo nome!".
Pertanto, questo primo esemplare di aquila verrà lasciato in pace, si svilupperà e crescerà in modo anonimo. Vanja spiega anche che una volta raggiunta l’età adulta, porterà con sé qualcosa di più importante di qualsiasi anello: il ricordo della vegetazione, dell'orografia e dei suoni che gli hanno permesso di svilupparsi indisturbato. Saranno questi gli elementi che cercherà quando costruirà il suo nido e si occuperà della sua prole. Questa aquila non cercherà le paludi e le foreste dei grandi fiumi continentali o le scogliere e i fiordi dei mari del nord. La nostra aquila sceglierà invece di rimanere in questa area e tutti i suoi discendenti inizieranno a diffondersi lungo le sponde del Mediterraneo".
Vanja conclude che "possiamo essere estremamente grati che, tra tutti gli infiniti chilometri di coste e le fantastiche località mediterranee, queste aquile abbiano scelto la nostra docile Istria e la modesta Verteneglio per allevare il loro cucciolo, il primo sul Mediterraneo dopo molto tempo. Si tratta del nuovo Adamo o forse della nuova Eva, speriamo. Perché tra nel caso delle aquile, come in tutti i rapaci... le donne sono le Alfa".
La scoperta del nido dell'aquila di mare rappresenta una svolta decisiva e un evento estremamente significativo, che potrebbe trasformare Verteneglio in un'importante meta ornitologica. Si tratta di una scoperta storica e l’ulteriore osservazione di questa specie rara e importante incoraggerà la valorizzazione delle preziose flora e fauna presenti nell'area di Verteneglio e nei comuni e nelle città circostanti.
Il prossimo passo sarà quello di contattare tutte le istituzioni statali e regionali di competenza, che, ne siamo certi, riconosceranno l'unicità di questo evento.
Verrà fatto tutto il necessario per preservare l'habitat naturale di questi animali.
Le tendenze mondiali mostrano che le bellezze naturali e la flora e fauna locali, componenti essenziali del cosiddetto "turismo verde", diventeranno un motivo sempre più frequente per l’arrivo dei turisti. Grazie alla crescente consapevolezza sul tema dell'ecologia e sul problema dell'estinzione delle specie selvatiche, i fenomeni naturali stanno diventando sempre più interessanti. Gli uccelli locali diventeranno un motivo sempre più comune per l'arrivo degli ospiti. Siamo noi che dobbiamo assicurarci che rimangano qui, che le località di nidificazione vengano preservate e che gli habitat delle specie attuali rimangano intatti.
Il caso sopra descritto dell'aquila di mare dimostra che non tutto è perduto, che il nostro ambiente naturale è ancora attraente per le specie selvatiche e che la convivenza è possibile. Ci auguriamo sinceramente che questa nuova famiglia di aquile sia la prima di tante e che questi splendidi animali tornino finalmente nella nostra regione.
Autore delle foto: Vanja Puškarić
L'aquila di mare ha scelto Verteneglio!